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PROGETTO: Mapendo House

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“Con il desiderio e la speranza di continuare a camminare al tuo fianco.”

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Padre Eliseo

I Comboniani sono a Butembo dal 2009 e fin dall’inizio hanno cominciato a prendere a cuore la realtà dei ragazzi di strada. La veranda della cappella Oasis, in centro città, è diventato il luogo di incontro, di catechesi, di condivisione di un piatto di riso…. Alcuni di loro, l’anno scorso, hanno chiesto di poter ritornare sui banchi di scuola. Ma come frequentare una scuola senza avere un tetto dove trovare un letto e un pò di cibo senza essere costretti a rubare? Dio è grande. Le suore Oblate, sapendo di questo desiderio di scolarizzare questi ragazzi, hanno messo a disposizione una casa vicina al loro convento. La sera stessa, il 23 settembre 2016, una quindicina di ragazzi potevano dormire su un letto. Due formatori volontari e un papà cuoco formavano la prima equipe di questa nuova comunità. Tutti iscritti a scuola, 4 alle superiori, uno alla scuola di falegnameria e gli altri alle elementari, sentivano che anche per loro c’era una speranza. Quella di poter guardare al futuro con fiducia e di poter ritornare un giorno nelle loro famiglie. In ogni famiglia c’è una mamma, ma alla Mapendo house (casa dell’amore, questo il nome della casa scelto dai ragazzi stessi) fin dall’inizio si sentiva l’assenza di una presenza materna. Il Signore non è sordo, e per vie miracolose, ha dato alla Mapendo house una mamma, Sr Giuditta, delle suore del Bon Pastore. Il suo arrivo ha trasformato questa casa-dormitorio, in famiglia. La casa è diventata pulita, bella, accogliente.

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Suor Giuditta

Nata nel 1968, è arrivata in Italia nel 1990 per completare gli studi. Da sempre si occupa di bambini in difficoltà. Prima in Asia, poi nelle Filippine e in Malesia, oggi in Africa. Siamo a Butembo, nel nord di Kivu, nella parte est della Repubblica democratica del Congo. La struttura Mapendo house è nel centro della città, immersa in un bosco di eucaliptus.

 “Qui mi occupo della fascia più vulnerabile della società, i ragazzi di strada. Questi ragazzi sono di diverse età e provengono da tante situazioni disastrate a causa della guerra, della miseria, del divorzio dei genitori, da famiglie frammentate. La loro età varia dagli 11 ai 23 anni. Tutti ora studiano nel piccolo complesso che li accoglie. Al mio arrivo erano 10, ora i ragazzi sono aumentati di numero in seguito al mio arrivo e sono ad oggi 19. Sono anche molto fragili di salute. Purtroppo la vita di prima in strada li ha resi vulnerabili. In questo momento abbiamo uno di loro che è ricoverato in terapia intensiva in ospedale. La mia presenza qui è molto discreta: è una presenza che accompagna, educa, aiuta, fa crescere, ed ama come dovrebbe essere una presenza materna. La casa offre tutto ciò che serve, dall’affetto, ai bisogni spirituali e replica rolex [4] materiali. I ragazzi devono essere ospitati, scolarizzati, nutriti e curati quando si ammalano. Le cure mediche sono la richiesta maggiore. Mancano medici oltre al danaro. Al giorno spendo 1 dollaro per ogni ragazzo, perchè la casa offre due pasti al giorno, ma non riesco ad inserire la colazione perchè costa troppo. Mi è venuta l’idea di fare un forno a legna e un pollaio, ma mancano le possibilità. Abbiamo però a disposizione un terreno vasto che potremmo sfruttare. Sono uno strumento nelle mani della Provvidenza Divina. Il Signore utilizza proprio questi fratelli dimenticati dalle loro stesse famiglie, fratelli dimenticati da tutti, per compiere tramite noi la sua opera. In questa terra sofferente ed umiliata da sempre dalle ingiustizie umane, l’opera della Provvidenza Divina predispone tutto. Quando osservo questa miseria, mi mancano le parole. Sto facendo un’esperienza forte. Tuttavia so che non ho nulla, ma malgrado la mia povertà, mi glorio della misericordia di Dio che ha usato me. Pregate per me e per questi ragazzi che sto seguendo.”

 

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Sostieni i progetti della MAPENDO HOUSE.

Grazie all’appoggio dell’Associazione Dukorere Hamwe, che offre l’uso dei seguenti conti correnti, potete inviare un’offerta specificando “PANE SPEZZATO – Progetto Suor Giuditta” nella causale.

 

Banca Popolare di Sondrio sede Centrale

IBAN: IT 16 D 05696 11000 00000 2660X41

Banca Credito Valtellinese sede XXV Aprile

IBAN: IT 12 Q 05216 11010 0000000 40004

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