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SANTO NATALE 2013

By admin | dicembre 8, 2013

                                                                                                                                                                     Santo Natale 2013

Carissimi,
fra le tante cose belle che cerco di fare in questa piccola Missione di Dondi c’è anche
quella di presentare ai ragazzi delle Medie alcune Parole Preziose della Bibbia che possano illuminare la loro esistenza. Tecnicamente sarebbe un corso di Religione, anche se un po’ informale.
Vi assicuro che non è impresa facile.
Parlare di Dio in un contesto dove la vita è una lotta quotidiana per assicurasi l’essenziale; parlare di un Dio che ama la vita a dei giovani la cui esistenza è legata ad una zappa e ad un machete…. invitare i ragazzi ad alzare gli occhi ad un cielo meraviglioso, quando il loro orizzonte e il loro destino sono legati giorno e notte ad un semplice pezzo di terra… è un pò un affare delicato.
Eppure è un impegno necessario; questa è la Missione che Gesù ci ha affidato. Cerchiamo con ogni mezzo di aprire il cuore di questi giovani a valori e proposte che vadano oltre la fatica dei campi per la sopravvivenza e le proposte più affascinanti e spericolate della vita moderna che li sfiora continuamente. Siamo a pochi kilometri dalla città di Durba, che a causa di una importante miniera d’oro esplode di euforia e provoca pericolosamente i giovani a lasciare la scuola per un guadagno facile e veloce. Ancora più vicina e accessibile c’è anche la città di Watsa. La tentazione di mollare scuola, campi e famiglia è fortissima.
Ai ragazzi assetati di novità e di gioia di vivere è arrivato in questi giorni anche il Messaggio di Papa Francesco, vero regalo di Natale per tutti noi. “La gioia del Vangelo riempie il cuore e tutta la vita di chi incontra Gesù… Quelli che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore e dall’isolamento. Con Gesù la gioia nasce e rinasce sempre.”
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Sono contento di dirvi che per la gente di Dondi il Natale di quest’anno è arrivato con alcune settimane di anticipo. Ecco cosa è successo.
Una squadra di medici specializzati ad operare le persone nate con qualche malformazione congenita, (soprattutto i bambini con il “labbro leporino” ) sono arrivati da noi un pò come i famosi Re Magi del Presepio. Invece di scegliere le città di Durba o di Watsa, che hanno vari Ospedali importanti, hanno deciso di venire ad operare nel nostro piccolo dispensario. Come se, invece di andare a Gerusalemme, la città dei ricchi e dei potenti, avessero scelto Betlemme, il villaggio della periferia, il villaggio dei poveri.
E quali doni preziosi hanno portato!
Hanno rifatto i volti sfigurati di parecchi bambini che rischiavano di avere un futuro di rifiuto e di disprezzo. Hanno tolto dal cuore delle loro mamme una spina e un dolore infinito.

Perfino una donna, già avanti negli anni e madre di quattro figli, è stata rimessa a nuovo così bene da far esclamare il chirurgo: “Chissà come ti accoglierà ora il tuo marito!”
Finalmente mamme e bambini si possono sorridere e guardare negli occhi ormai liberati dall’angoscia di quelle terribili ferite. Diciassette famiglie avranno un Natale straordinario sognato da troppo tempo.
Mi sa che anche Dio sta sorridendo di gioia per queste operazioni che hanno sbloccato alcuni suoi capolavori rimasti a metà.
E tutto fatto gratuitamente. Solo per amore!

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Quando in Italia, o in Europa, un bambino nasce con un difetto fisico anche grave si fa di tutto per riparare ciò che la Natura non ha saputo realizzare bene. Ma qui in Africa qualsiasi malformazione genetica è un dramma che, per tanti motivi: paura, pregiudizi o vergogna, si tende a tenere nascosto. Ed è un fatto comprensibile; le possibilità di intervento chirurgico sono talmente limitate che la famiglia si rassegna velocemente alla disgrazia; purtroppo però il bambino rimane segnato per sempre.
Si tratta del dramma di quel “dolore innocente” che coinvolge migliaia di persone in tutte le parti del mondo; sul significato di questo dolore non esistono spiegazioni facili. Ho appena terminato di leggere un libro di Vito Mancuso che affronta proprio questo tema impervio con una analisi spietata e affascinante per chiunque voglia trovare un senso accettabile a questo mistero. Ho raccolto alcune riflessioni che mi sembrano preziose anche per accostarci al Natale che stiamo per celebrare.
Ve le propongo, con una certa trepidazione Ci obbligano a riflettere seriamente sul nostro modo di celebrare il mistero della nascita di questo Bambino… anche lui innocente; ma destinato ad una sofferenza immensa.
A Natale Dio consegna il Figlio alla libertà dell’Uomo affinché lo accolga con amore.
Ma quel figlio che nasce ha già un destino ben preciso; nasce per essere sacrificato.
Già nel canto di Gloria degli Angeli c’è il grido di vittoria della Croce.
Eppure questa terribile prospettiva non genera tristezza nella celebrazione del Natale, 
bensì una grande gioia; all’orizzonte si profila già la Pasqua di Risurrezione. Perché quella nascita prepara la vittoria sulla morte.
Su tutte le morti. Soprattutto quelle degli innocenti.
Quel Bambino è il Signore. Accogliamolo con gioia. Viene per noi.
Buon Natale e un grazie potente a tutti per il vostro sostegno fraterno.
Vostro P. Gianni

Topics: Diario di Missione, Lettere Natale | No Comments »

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